Questo è un programma diverso da quello degli altri partiti che si presentano alle elezioni del 25 settembre.
È l’unico programma pacifista e contro le guerre, per la fratellanza universale, la giustizia sociale, economica ed ambientale, contro corruzioni e mafie. È un programma che considera prioritaria l’attuazione della Costituzione Italiana, e non più solo la sua difesa. È un programma che non parla a chi ha grandi ricchezze, potere e privilegi, ma al paese reale. Un programma che si occupa dei bisogni essenziali di chi lavora ogni giorno (spesso troppe ore per troppi pochi soldi), di chi vorrebbe lavorare ma il lavoro non l’ha più, di chi è preoccupato per i prezzi delle bollette che aumentano.
È un programma scritto per chi aspetta troppo tempo per essere curato, intrappolato nelle code infinite della nostra sanità maltrattata. Per chi dopo quest’estate rovente è seriamente preoccupato per la salute del pianeta e per il futuro dei propri figli. Per chi è contrario alla guerra, e vuole un impegno serio per una soluzione diplomatica. Per chi pensa che le enormi disuguaglianze sociali del mondo di oggi siano tanto ingiuste quanto inefficienti per l’economia. Per chi è rimasto senza lavoro a causa della chiusura o delocalizzazione di un’impresa.
Questo programma è per la maggioranza sociale del nostro paese, per costruire insieme l’Italia di cui abbiamo urgentemente bisogno e ricominciare a guardare con fiducia al futuro. È stato scritto dalla società civile insieme al contributo di tanti esperti, e si compone di 120 proposte organizzate in 12 capitoli:
- Ricompensare e rispettare il lavoro
- Lottare per la sicurezza economica e contro la povertà
- Perseguire la pace e la democrazia in Europa e nel mondo
- Migliorare la sanità e la pubblica amministrazione
- Ridare dignità all’istruzione e investire nella ricerca
- Fermare l’autonomia differenziata e salvaguardare i beni comuni e i servizi locali
- Trasformare il sistema energetico e dei trasporti per attuare una vera riconversione ecologica
- Proteggere l’ambiente e sostenere l’agricoltura
- Ricostruire la nostra industria favorendo un nuovo modello di sviluppo con al centro la cultura
- Tassare di meno chi ha poco e di più chi ha tantissimo
- Combattere contro le mafie e garantire una giustizia equa
- Far crescere i diritti e le libertà
Sono proposte ambiziose, ma necessarie per affrontare i problemi di lungo corso del nostro paese e le nuove emergenze degli ultimi anni. È un programma visionario ed allo stesso tempo concreto, che considera prioritario il diritto alla felicità. Col sostegno dell’elettorato vogliamo aprire la strada ad un’Italia più giusta che guarda al futuro: in prima linea nella lotta alla crisi climatica, per una vita degna e una società libera. Vogliamo innescare una rivoluzione culturale che metta al centro la persona e la lotta per i diritti.
Unisciti a noi, aiutaci a realizzare il programma di Unione Popolare: un’Italia migliore ci aspetta.
Mercoledì 10/8 ore 10-13 banchetto in Piazza Roma.
Venerdì 12/8 Coop Ca' del Vescovo dalle 17 alle 20.
Sabato 13/8 Coop di via del Sale dalle 10 alle 13.
Mercoledì 17/8 Giardini pubblici lato Galleria dalle 10 alle 13.00.
Presso la sede di via Cavitelli 4 tutti i giorni lavorativi ore 11-13 e 17-19; esclusi orari concomitanti coi Banchetti.
Unione Popolare ha bisogno di te!
Rifondazione Comunista è tra le formazioni promotrici del progetto di Unione Popolare che si presenterà alle prossime elezioni politiche del 25 settembre, con Luigi de Magistris, DeMa, ManifestA, Potere al Popolo!, e centinaia di personalità, uomini e donne che cercano un’alternativa per questo Paese.
Un'alternativa pacifista, internazionalista, ambientalista e femminista, di sinistra autentica che vuole dare voce alle classi popolari e lavoratrici senza rappresentanza da troppi anni, a chi si vede ogni giorno sottrarre spazi di democrazia, a chi perde diritti mentre aumentano bollette, a chi non riesce a immaginare un futuro perché ha un lavoro precario, o un salario insufficiente o proprio non ce l'ha un lavoro, a chi non vuole la guerra e il riarmo ma più scuola, sanità, giustizia sociale e ambientale.
Un’alternativa realmente antifascista e antirazzista, radicalmente diversa dalle forze che oggi chiamano al voto utile ma che da anni sono al governo con le destre condividendo politiche guerrafondaie e antipopolari.
Con totale disprezzo per la democrazia ci impongono di dover raccogliere 40 mila firme in pochi giorni, sotto il sole d'agosto, per poter partecipare alla competizione elettorale mentre i partiti presenti in parlamenti sono esentati.
Chiediamo la tua firma per la pace e la democrazia.
Per sapere dove è possibile firmare per il tuo collegio segui la nostra pagina nazionale o la pagina locale più vicina a dove sei residente, o consulta questo elenco che viene continuamente aggiornato. Puoi seguire anche la nostra pagina Instagram.
Se proprio non trovi nulla vicino a te, scrivi alla pagina nazionale o alla mail:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e ti aiuteremo a trovare il modo per farti firmare.
METTICI LA FIRMA!
Unione Popolare, il solo voto utile per la #pace, i #diritti, il #lavoro, l'#ambiente.
È stato presentato, in un'affollata conferenza stampa, oggi 4 agosto, a #Napoli il simbolo con cui l'Unione Popolare, si presenterà alle imminenti elezioni politiche.
Insieme al suo capo politico Luigi de Magistris, alle parlamentari uscenti di ManifestA, a DeMa, a PaP e al Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea si stanno unendo centinaia di personalità, di uomini e donne che cercano un'alternativa per questo Paese.
Un'alternativa pacifista, internazionalista, ambientalista e femminista che vuole dare voce a chi è priva/o di rappresentanza da troppi anni, a chi si vede ogni giorno sottrarre spazi di democrazia, chi perde diritti, chi non ha la prospettiva di immaginarsi un futuro perché ha un lavoro precario, o un salario insufficiente o proprio non ce l'ha un lavoro.
Un’alternativa realmente antifascista e antirazzista, radicalmente diversa dalle forze che oggi chiamano al voto utile e che fino a ieri con le destre hanno governato.
Il disprezzo totale per le regole democratiche impone al nostro progetto politico, appena iniziato, di dover raccogliere 40 mila firme in pochi giorni, sotto il sole d'agosto, per poter semplicemente partecipare alla competizione elettorale. Siamo certi di farcela grazie alla generosità e all'impegno di tante e tanti che non si rassegnano. Sono queste donne, questi uomini a dimostrare quotidianamente che esiste un Paese diverso e migliore della classe politica che oggi lo rappresenta e lo governa.
Maurizio Acerbo , Segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
L’allargamento della NATO a Est è alla base dell’escalation in Ucraina. La Russia non può accettare di ritrovarsi missili e basi NATO ai suoi confini, né può voltare le spalle alle popolazioni russe del Donbass a cui l’Ucraina nega persino l’autonomia prevista negli accordi di Minsk, condivisi dal consiglio di sicurezza dell’ONU. La neutralità dell’Ucraina e il riconoscimento dei diritti delle popolazioni delle regioni di lingua russa in uno Stato plurinazionale sono l’unica via di uscita dalla crisi. Gli USA alimentano un clima di guerra per ragioni geopolitiche ed economiche: vogliono bloccare la crescita delle relazioni economiche degli alleati europei con Russia e Cina, bloccare i gasdotti russi, costringerci ad acqui- stare il loro gas liquido, tenere alti i profitti dell’industria bellica. La guerra USA contro Russia e Cina è anche una guerra contro i suoi alleati europei. Dopo trenta anni di guerre dovrebbe essere evidente che l’atlantismo – ideologia ufficiale del PD e di gran parte delle forze politiche – contrasta con la nostra Costituzione che ripudia la guerra. I valori dell’atlantismo sono pura ipocrisia, come dimostra la presenza della Turchia di Erdogan. La NATO è un ostacolo a una democrazia globale. L’Italia deve smettere di essere suddita di USA e NATO andando contro i propri interessi. L’Italia deve fare una politica di pace, ridurre drasticamente le spese milita-ri, ritirare le truppe e le navi dall’Europa orientale e schierarsi nettamente contro la guerra.
Lunedì 24 gennaio, a seguito dei Congressi delle Federazioni Cremasca e Cremonese del Partito della Rifondazione Comunista che hanno deciso l'unificazione e la costituzione di una Federazione Provinciale, si è riunito il nuovo Comitato Politico Federale (CPF) della provincia di Cremona, con la presenza del Segretario Regionale Fabrizio Baggi. Il CPF ha eletto una Co-Segreteria, prevista dal nuovo articolo 13 dello Statuto che recita: "La funzione di Segretaria/o può, a tutti i livelli, essere svolta contemporaneamente da due persone di genere diverso"; co Segretari provinciali sono Francesca Berardi e Piergiuseppe Bettenzoli (detto Beppe).
E' stata eletta la Segreteria Provinciale, composta da Gloria Barili, Simone Antonioli, Gianni Grazioli, Andrea Volpi e Alessandro Zanola. Per la Tesoriera provinciale è stata eletta la compagna Celestina Villa. Il Collegio di Garanzia è presieduto da Gianmario Confortini, Vice presidente Enzo Rangognini, componenti Dennis Buttarelli, Eugenio Maestri, Renato Monfredini e Maura Riva. I membri del Collegio di Garanzia partecipano di diritto ai lavori del CPF, mentre il Presidente e il Vice Presidente hanno anche il diritto di voto.
Il Comitato Politico Provinciale è composto da Francesca Berardi, Beppe Bettenzoli, Serafina Arnoldi, Gloria Barili, Carmen Cafasso, Giovanna Giamei, Celestina Villa, Simone Antonioli, Gianni Grazioli, Fausto Lazzari, Serse Mostosi, Andrea Serena, Andrea Volpi, Alessandro Zanola e Luca Ziletti.
La federazione Provinciale si organizza in tre strutture zonali, il casalasco, il cremasco e il cremonese, con coordinamenti zonali autonomi sul piano dell'iniziativa politica locale, con completa autonomia anche nelle decisioni riguardanti le elezioni negli enti locali del proprio territorio. Nelle zone ove fosse presente un solo Circolo del partito, gli organismi dirigenti del Circolo hanno la funzione di coordinamento della zona.
Il Comitato Politico Federale ha deciso di dare un forte impulso alla campagna contro gli aumenti delle bollette del gas e dell'energia elettrica, per pensioni dignitose e contro l'allungamento dell'età pensionabile, impegnando tutti/e gli/le iscritti/e e i circoli nella realizzazione di banchetti per la raccolta firme sulle due petizioni popolari. Il prossimo banchetto verrà realizzato a Soncino martedì 1 febbraio 2022.
La Segreteria si impegna a nominare i responsabili dei diversi settori di intervento del partito (Sanità, Scuola, Giovani, Lavoro, Partito Sociale, Organizzazione, Informazione e Antifascismo) coinvolgendo anche le compagne e i compagni del CPF.
Il periodico @ Sinistra, diretto da Fausto Lazzari, realizzato dalla Federazione cremasca, diventerà il periodico della Federazione Provinciale, riorganizzando la redazione con il coinvolgimento di cremonesi e casalaschi.
Il 14 dicembre è stata pubblicata sul BUR la legge n° 22 di modifica ed integrazione del testo unico delle leggi regionali in materia di sanità (la legge 33/2009); si tratta della nuova legge sanitaria regionale lombarda.
Il 15 dicembre il presidente Fontana, la dirigenza sanitaria dell’ATS ed ASST cremonesi, il sindaco ed il presidente della provincia di Cremona, sottoscrivono la convenzione che regola la costruzione del nuovo ospedale di Cremona che sostituirà l’attuale considerato obsoleto. 330 milioni di euro.
Sulla costruzione del nuovo ospedale, dopo un avvio un po' in sordina e con qualche titubanza sulla reale possibilità che una tale operazione potesse concretizzarsi, quando si è capito che si stava entrando in una fase nella quale i denari piovevano dal cielo attraverso i fondi europei ed il PNRR (Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza), quando ci hanno convinti che il debito pubblico non era più un problema, le prudenze, ed i timori sono caduti.
Da quel momento la condivisione è stata unanime e bipartisan: Dottor Rossi e dirigenza sanitaria in testa, Amministrazione e politica bipartisan di seguito, impegnati e sgomitanti nell’intento di accreditarsi la paternità di una nuova cattedrale nel deserto di un territorio da sempre svuotato di ogni presenza di servizi sanitari vicini alla popolazione.
Per il vero non tutti hanno partecipato e condiviso la scelta di sposare la causa del nuovo ospedale: Rifondazione Comunista si è dichiarata da subito contraria ed oggi, che la operazione sembra concretizzarsi è ancora più determinata nella sua opposizione.
Non ne avevamo bisogno, ma quello che ci ha ulteriormente convinto di essere dalla parte della ragione è stata la visita della Moratti, oggi assessora regionale alla sanità lombarda, subentrata al “povero” Gallera, estromesso e capro espiatorio delle tante ed imperdonabili castronerie commesse nella gestione della sanità lombarda dalla gestione Fontana. Nella sua visita l'assessora, pochi giorni fa, con un'operazione degna del miglior trasformismo,
- ha ignorato ed insabbiato 15 anni di malgoverno della sanità lombarda, caratterizzata da una politica finalizzata alla distruzione del servizio sanitario pubblico per aumentare gli spazi ai grandi colossi della sanità privata che in Lombardia hanno trovato terreno fertile e grandi opportunità per aumentare i propri profitti, in una logica di privatizzazioni, di ruberie e scandali che ha visto in organica continuità la gestione Formigoni-Maroni-Fontana,
- ci ha raccontato in modo molto determinato di una regione che per prima ha saputo dotarsi di una legge che riordina la sanità sfruttando i fondi europei del PNRR, che è votata alla sanità territoriale, che ha organizzato il più efficiente piano vaccinale riesumando il buon Bertolaso,
- ha confermato i finanziamenti del nuovo ospedale assicurando che sarà tecnologicamente avanzato, con un DEA di secondo livello, che avrà la massima attenzione al benessere del paziente ed una grande attenzione alla sostenibilità ambientale.
Nei momenti più bui della pandemia sono diventati virali due messaggi che noi non dimentichiamo:
La sanità pubblica ci salverà – La riorganizzazione della sanità pubblica non potrà essere gestita da chi l’ha portata alla rovina.
Ed allora noi pensiamo che la stessa Dirigenza e la stessa politica che ha portato a leggi sanitarie che favoriscono e dirottano scientemente l'utenza verso le cliniche e le strutture private, che appaltano ed esternalizzano i servizi, che hanno tagliato i finanziamenti alla sanità e bloccato le assunzioni del personale, che hanno distrutto la sanità territoriale, che hanno chiuso la TIN a Cremona, che penalizzano Casalmaggiore e l'Ospedale Oglio Po, non possono credibilmente raccontarci che lavoreranno per correggere le disfunzioni che hanno creato.
Rifondazione comunista di Cremona
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