Si è conclusa il 27 Agosto la festa di "Rive Gauche", circolo casalasco del PRC-SE. La serata molto partecipata è stata caratterizzata dall'intervento politico di Maurizio Acerbo, neoeletto segretario nazionale del partito e conclusa dallo spettacolo della compagnia "Le Brugole" realizzato in collaborazione con Arcigay Cremona.
Accompagnato sul palco e presentato dal consigliere comunale Pierluigi Pasotto, Maurizio Acerbo ha per prima cosa ringraziato pubblico e volontari per l'invito e la bella occasione offerta. Con stile informale e diretto ha delineato efficacemente il quadro politico nazionale e il ruolo che dovrebbe avere la Sinistra nel nostro Paese.
In Italia ci sono tante e troppe destre che con connotazioni e accenti differenti, e con l'aiuto quotidiano di tanta stampa, contribuiscono a dare una lettura profondamente sbagliata della situazione reale del Paese, delle cause della crisi e dei bisogni veri delle persone: abbiamo la destra xenofoba e razzista della Lega, la destra economica delle scelte neoliberiste del PD, la destra vuota, populista e inconcludente del Movimento 5Stelle.
Quello che manca è una Sinistra degna di questo nome. Da dove partire?
La Sinistra deve rifiutare e sovvertire quelle logiche che hanno reso negli ultimi decenni sempre più povero e ingiusto il nostro Paese. L'esempio lampante della china che stiamo scendendo è fornito dai recentissimi dati sulla mortalità nel 2017: entro l'anno sarà simile a quella del 1944, quando subivamo gli effettivi del pesantissimo conflitto mondiale, dell'occupazione nazi-fascista e vivevamo sotto le bombe alleate!
La Sinistra deve esprimere la propria radicalità applicando i principi e rendendo esigibili i diritti sanciti dalla Costituzione repubblicana. Le scelte politiche che ne derivano direttamente non possono che puntare alla ripubblicizzazione di tutti i servizi essenziali (aumento del controllo democratico sulla loro gestione e garanzia di accessibilità a tutti i cittadini), al lavoro stabile e dignitoso garantito dal contratto a tempo indeterminato e dalla reintroduzione dell'art. 18, all'intervento dello Stato per la messa in sicurezza del territorio nazionale sempre più fragile, alla cancellazione di riforme e provvedimenti devastanti come la riforma Fornero del sistema pensionistico, quella del lavoro, della "pessima scuola", lo "sblocca Italia"; inoltre è necessario tagliare le spese militari per rispettare concretamente l'art. 11 e occuparsi seriamente delle disuguaglianze, rimuovendone le cause, per non fare carta straccia dell'art. 3 della Costituzione.
La Sinistra per ricominciare dalla Costituzione ed essere anche credibile, non può affidarsi a organizzazioni e personalità politiche che hanno incarnato e condiviso scelte sciagurate, tuttora rivendicate, come l'introduzione nella Costituzione del pareggio di bilancio: questa modifica stravolge il senso stesso della Carta, anteponendo la contabilità e la finanza ai diritti e all'uguaglianza dei cittadini.
Perché la Sinistra possa essere credibile è necessario che riannodi rapporti e fortifichi quelli che sono già in atto, dai percorsi de l'Altra Europa all'assemblea del Brancaccio lanciata da Tomaso Montanari e Anna Falcone per aprirsi e coinvolgere quante più persone possibile, luoghi e organizzazioni sociali con cui in questi anni si sono condivise battaglie e vertenze, in un percorso che parte dai territori per radicarsi ulteriormente e arricchirsi e trasformarsi in percorso politico nazionale e ottenere anche rappresentanza.
Una Sinistra diffusa, credibile con un progetto chiaro che sa quanto si debba cambiare e quanto si debba difendere perché irrinunciabile. Una Sinistra così non è minoritaria nel Paese perché parla alle persone delle esigenze e dei problemi veri per costruire risposte adeguate, per una società più umana e più giusta perché consapevole dei propri diritti e della loro universalità.