Cosa sta diventando il nostro territorio? All’interno del nostro Comune sta per arrivare un deposito di rifiuti pericolosi che si aggiungerà all’immensa colata di cemento che si divide tra la Zona Industriale di Piadena e i campi già trasformati in grandi parcheggi a Drizzona.

Dunque prima il cemento ed ora i rifiuti pericolosi, senza nessun rispetto per la popolazione e soprattutto per l’ambiente in cui viviamo; in nome dello sviluppo il nostro territorio si sta trasformando sempre più velocemente in una grande discarica dove smog, inquinamento, consumo di suolo e cementificazione selvaggia stanno incrementando l’incidenza di malattie e soprattutto di patologie legate al sistema respiratorio e non solo. Questa pandemia avrebbe dovuto insegnarci, tra le altre cose, anche il rispetto dell’ambiente che è la nostra casa ed invece passata la paura iniziale i “grandi progetti” a favore dello “sviluppo” stanno tornando prepotentemente sulla scena. All’appello ci manca solo l’ormai famigerata autostrada CR-MN per darci il colpo di grazia.

Abitiamo in un territorio meraviglioso con una natura che ancora ci sa regalare colori, suoni e profumi incredibili nonostante i continui maltrattamenti da parte nostra, ma la natura sa che lei può vivere senza di noi ma il problema è che noi non riusciamo a capire che noi non possiamo vivere senza di lei.

Noi crediamo che non può esserci uno sviluppo che vada solamente a beneficio di pochi a discapito della salute di molti, ed è ora di smetterla col ricatto: o la salute o il lavoro. Se vuoi il lavoro devi rinunciare ad un po' di salute perché lavorare bisogna. Questa pericolosa idea di sviluppo è ben lontana dal progresso ed il progresso o è di tutti o non è, perché se il progresso è solo di pochi non è più tale ma solo privilegio e la salute così come il lavoro non può essere un privilegio ma è un diritto.

La popolazione di Piadena Drizzona è giustamente preoccupata all’idea che a pochi metri dal centro del paese, vicino ad una scuola, vicino alle abitazioni transitino e vengano stoccati dei convogli carichi di rifiuti pericolosi e di questa preoccupazione le istituzioni preposte devono tener conto perché la vita e la salute delle persone non sono tabelle, numeri o statistiche.

Il Circolo è rappresentato all’interno del Consiglio Comunale dal nostro Segretario Andrea Volpi il quale, insieme ai colleghi del gruppo di minoranza, ha lavorato e sta lavorando per portare avanti la nostra posizione di netta contrarietà a questo deposito facendo al meglio la propria parte e cercando di collaborare insieme con la maggioranza essendo questa una questione trasversale che interessa tutta la popolazione. Vorremmo vedere la stessa attenzione e lo stesso senso di responsabilità da parte dell’Amministrazione Provinciale che ha competenze specifiche sull’ambiente e il territorio ma che ha già decretato che l’impianto non debba nemmeno essere sottoposto a VIA.

Guardiamo con piacere anche alla mobilitazione dei cittadini sui social media con la promozione della petizione on line e daremo il nostro supporto anche qual ora dovessero sorgere dei comitati per fronteggiare in modo civile e compatto a questo progetto.

 

Il nostro Circolo si oppone con forza alla trasformazione del nostro territorio in una camera a gas inquinata dal cemento, smog e dalla presenza di pericolosi depositi di rifiuti. Dobbiamo scardinare il ricatto lavoro o salute e pretendere che l'iniziativa economica non si svolga in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. (art. 41 della Costituzione Italiana). Dobbiamo avviare un percorso virtuoso verso una riconversione ecologica dell’economia e delle attività produttive. Oggi più che mai, per la qualità della vita nostra ma soprattutto per garantire un futuro alle generazioni che verranno.

 

Il nostro territorio non merita autostrade, enormi parcheggi o depositi di rifiuti. Tutte/i noi non lo meritiamo.

 

Circolo PRC di Piadena Drizzona