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manifestazione Roma

Firma per la difesa e l’estensione dell’articolo 18.

 

Raccolte nei banchetti organizzati a Cremona oltre 500 firme.

La petizione popolare continua online.

 

Quell’azienda “arrogante” che minaccia i cittadini che si rivolgono alle autorità.

Venuti a conoscenza della lettera, inviata da 94 cittadini residenti a Cavatigozzi, nella quale veniva richiesto alle autorità competenti un intervento a seguito del disturbo legato all’inquinamento acustico, riteniamo immotivato e francamente inaccettabile, da parte dell’acciaieria Arvedi, l’acquisto di una pagina di giornale per minacciare denunce. Riteniamo altresì arrogante che un’Azienda possa proferire le suddette minacce a cittadini che si sono semplicemente rivolti alle suddette autorità competenti, e nemmeno per la prima volta, chiedendo loro di verificare la presenza di eventuali iregolarità. Nell’apprendere, da fonti di stampa locale, che sono in atto controlli del dipartimento ARPA di Cremona che avrebbero verificato la fondatezza di tali segnalazioni, esprimiamo la nostra solidarietà ai 94 firmatari della lettera. Inoltre invitiamo il quotidiano "La Provincia" a pubblicare, per dare modo all’opinione pubblica cremonese di conoscere e conseguentemente valutare, il testo integrale della lettera dei cittadini di Cavatigozzi. Con osservanza.

Circolo Rosa Luxemburg – PRC Cremona

 

Occupyamo piazza Affari.

Milano Sabato 31 Marzo ore 14.00 dall' università Bocconi a Piazza affari.

Contro le politiche del Governo Monti e della Banca Europea aderiamo all'appello lanciato dal movimento "NO DEBITO". i loro affari non devono più decidere sulle nostre vite !

Partecipa anche tu.! questa crisi l'hanno creata le banche e gli speculatori e loro la devono pagare !

Costruiamo l'opposizione di sinistra alle banche e al governo Monti che le rappresenta.

Per parlecipare:
- per l'università Bocconi linea 3 del Metrò fermata "Medaglie d'oro"
- per chi vuole andare direttamente in piazza Affari linea 1 Metrò fermata "Cordusio"

 

 

CANCELLANO ART.18. SINDACATI DICANO NO: SCIOPERO GENERALE E MOBILITAZIONE.

Le parole della Fornero significano di fatto la cancellazione dell’articolo 18. Sostenere che il reintegro nel posto di lavoro sarà possibile solo nei casi di licenziamento discriminatorio e nei casi “gravi” di licenziamento disciplinare, mentre per i licenziamenti per motivi economici non vi sarà reintegro ma solo un indennizzo significa che tutte le aziende licenzieranno per motivi economici. La reintegra ci sarà nel solo caso in cui il datore di lavoro dichiari che licenzia una persona perché è nera o comunista o iscritta al sindacato. Cioè mai. È una proposta inaccettabile che non può essere firmata dai sindacati. Si vada allo sciopero generale; noi continueremo la mobilitazione.

Lavoro, Napolitano, gravi e fuori luogo parole del Presidente della Repubblica.

Considero gravi e fuori luogo le parole del Presidente della Repubblica che propongono politiche economiche di destra come se fossero una necessità obbligata. Il rispetto che è dovuto al Presidente della Repubblica per il suo ruolo istituzionale ha un corrispettivo nel profilo istituzionale delle sue esternazioni. Con le parole odierne di Napolitano ci troviamo al contrario di fronte ad una presa di posizione politica, di parte, che come tale deve essere giudicata. La proposta del rigore avanzata dal Presidente Napolitano è completamente sbagliata e riproduce la disastrosa politica perseguita in Germania dopo la crisi del ’29 e che ha aperto con 5 milioni di disoccupati la strada alla vittoria del nazismo. Al contrario di cosa dice Napolitano occorre costruire un New Deal, basato sull’intervento pubblico e sulla riconversione ambientale e sociale del’economia. Il contrario delle politiche dei tagli che oggi pratica il governo Monti con gli altri governi di destra europei.

Paolo Ferrero 20-03-2012

 

 

 

bruegel

CENA DELLA ROSSA PRIMAVERA

Venerdi 23 marzo ore 20 al ristorante

"IL BECCOFINO" Cremona via F.Soldi 3

euro 15,00 (vino a volontà, acqua e caffè compresi).

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Sanità – salute e non merce

Pagamento dei ticket anticipato, aumento dei ticket, introduzione dei ticket sui ricoveri in day hospital, ridimensionamento di servizi ospedalieri: è questa la sanità che negli ultimi anni abbiamo vissuto. I cittadini lombardi, se malauguratamente vengono colpiti da una malattia, oltre alle tasse pagate con l’addizionale IRPEF regionale che è pure aumentata, arrivano a sborsare centinaia di euro all’anno. Per fare un esempio, per togliere una cisti si arriva a spendere fra ecografia, visita, intervento, biopsie, medicazione e farmaci circa 200 euro. Stessa cifra per diagnosticare eventuali tumori alla mammella o all’utero. Non parliamo se disgraziatamente si incorre in una frattura. Purtroppo quindi la salute sta diventando un diritto per chi si può permettere di pagarselo. Noi non riteniamo giusto che un diritto che è costituzionalmente garantito venga sistematicamente disatteso. Troppo spesso non c’è una diagnosi precoce grazie alle lunghe liste d’attesa, ma grazie anche al fatto che molti cittadini non possono permettersi, soprattutto in questi momenti di crisi, di sborsare cifre elevate. Se pensiamo che in Lombardia chi non ha 65 anni di età e non è in cassa integrazione o in mobilità, ma ha un reddito anche solo di poche centinaia di euro al mese, è costretto a pagare questi ticket. Noi crediamo quindi che sia necessario che la compartecipazione alla spesa sanitaria vada rivista non solo in base all’età, ma anche al reddito e che vengano riviste tutte quelle spese inutili di consulenza, di appalti gonfiati, di accrediti selvaggi ai privati che comportano spese improduttive. A propositi, qualcuno è in grado di dirci quanto è costata l’attuazione della carta regionale dei servizi che da dieci anni gira nelle nostre case come un souvenir, perché molto spesso è inutilizzata e inutilizzabile ?

La segreteria regionale 19-03-2012.

 

copertina libroVenerdi’ 16 MARZO, ore 17. 30 - saletta “SPAZIO COMUNE”
(piazza STRADIVARI, palazzo comunale)

FASCISTI A MILANO

da Ordine Nuovo a Cuore Nero

In queste settimane Cremona è oggetto di pesanti attenzioni da parte di organizzazioni di estrema destra, in particolare “Forza Nuova” e “Casa Pound”, che cercano di presentarsi alla città come forze accettabili e positive per insediarvisi stabilmente. L’ANPI con le forze democratiche di Cremona, le associazioni, i movimenti della società civile, i sindacati, i partiti antifascisti è intervenuta sulla stampa locale denunciando il pericolo rappresentato da quelle organizzazioni che esplicitamente si richiamano al fascismo e al nazismo e che fondano il proprio pensiero e le proprie pratiche sull’odio razziale, sulla xenofobia, sull’omofobia e sulla violenza contro i diversi e i più deboli. Le forze democratiche di Cremona si sono coordinate fra loro con diverse modalità per fare pressione nei confronti delle autorità competenti perché fossero revocati permessi ed autorizzazioni alle iniziative dell’estrema destra. Ma le autorità cittadine si sono dimostrate (e continuano a dimostrarsi) pericolosamente superficiali e completamente sorde alle motivazioni dell’allarme lanciato dalla società civile e democratica.

           

In questa situazione come circolo cittadino dell’ANPI “SALVADOR ALLENDE” riteniamo necessario ed utile mettere a disposizione della cittadinanza strumenti che possano essere d’aiuto nel respingere l’offensiva delle organizzazioni neofasciste contro i diritti e i valori sanciti dalla Costituzione nata dalla resistenza antifascista, contro le istituzioni democratiche. Strumenti essenziali sono la conoscenza delle nuove destre, l’approfondimento della loro storia, i loro linguaggi; è capire quali sono i loro gruppi sociali di riferimento, i partiti politici con cui si relazionano e le formazioni politiche cui danno vita, le ascendenze ed i contatti che stabiliscono con altri movimenti, non solo europei, dichiaratamente nazisti.

SAVERIO FERRARI ci aiuterà in questo intento, prendendo spunto dal suo libro.